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Cortina InCroda chiude la sesta edizione con il Cinema di Montagna.

10/09/2014

Giovedì 11 settembre Cortina InCroda propone un nuovo appuntamento dedicato al cinema di montagna. In collaborazione con il Trento Film Festival, il primo e più antico festival internazionale di cinema dedicato alla montagna, all'esplorazione e all'avventura, sarà proiettato "Punta Linke. La memoria". Al cinema Eden, alle 21, si potrà vedere la pellicola italiana di di Paolo Chiodarelli presentata nella "Sezione Orizzonti vicini" al 62° Trento Film festival 2014.

Il film ci porta a scoprire nuovi reperti della Grande Guerra. Il drastico ritiro delle masse glaciali, in questi ultimi decenni, sta portando alla luce le testimonianze della prima guerra mondiale sulle alte quote delle Alpi: è il caso straordinario di Punta Linke sul versante trentino del Parco dello Stelvio, dove gli scavi archeologici hanno recuperato testimonianze preziose a rischio di rapida scomparsa. della passione e dei dubbi di quattro generazioni di alpinisti.

A Punta Linke, a 3.632 metri, nel gruppo dell'Ortles-Cevedale, il ritiro dei ghiacciai sta restituendo strutture e resti della Prima Guerra Mondiale. Fra queste una teleferica costruita dagli austro-ungarici per collegare Cogolo di Pejo con Cima Vioz, Punta Linke e gli appostamenti del "Coston delle barache brusade" e assicurare così i rifornimenti ad uno dei punti più alti del fronte. Il delicato lavoro di recupero di questa importante testimonianza della Grande Guerra è stato al centro di un progetto condotto dall'Ufficio Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con il Museo "Pejo 1914-1918. La guerra sulla porta". Il regista, Paolo Chiodarelli, ha documentato le fasi delle ricerche effettuate da una équipe multidisciplinare composta da archeologi, geologi, guide alpine, restauratori.

Punta Linke: le ricerche
Nell'estate 2009 a Punta Linke hanno avuto inizio attività di ricerca finalizzate non solo al recupero dei reperti, ma anche a mettere in luce, con l'usuale metodologia archeologica, parte del contesto del sito, verificandone il livello di conservazione. Data la brevità della stagione favorevole ai lavori e la necessità di preservare intatti oggetti e strutture operando lo scavo nel ghiaccio con strumenti poco invasivi come i diffusori di calore associati a leggeri attrezzi da scavo, l'intervento ha avuto uno sviluppo pluriennale, imponendo quindi una predisposizione logistica ben combinata. L'alto coefficiente di deperibilità cui sono soggetti soprattutto i reperti di natura organica ha reso necessario un tempestivo intervento di prima conservazione, condotto dai tecnici dei competenti laboratori provinciali. ? da sottolineare l'estrema complessità di questo tipo di contesti e l'imprescindibile necessità di intervenire su di essi con competenze molteplici che mettono in campo ambiti d'indagine e di tutela e valorizzazione diversi. A questo scopo, al fine di ricostruire la storia glaciale, geomorfologica e paleoambientale dei siti di d'alta quota, insieme agli archeologi ha lavorato una equipe di glaciologi delle Università di Pisa, Roma, Milano-Bicocca e Padova, da anni impegnati in area alpina e in attività di studi correlati al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. Sotto Punta Linke, quindi, il ghiaccio ha conservato buona parte dell'intero sistema di appostamenti che hanno restituito dati straordinari sulla vita in guerra a quelle altitudini.

«Chiudiamo questa sesta edizione, ricca di soddisfazioni, iniziata il 3 luglio, con un film dedicato alla Grande Guerra», dichiara il presidente di Cortina InCroda, Federico Michielli, «durante l'estate infatti tutte le associazioni culturali di Cortina hanno proposto appuntamenti che ricordavano anche i cento anni trascorsi dall'inizio del conflitto mondiale. Noi abbiamo portato gli appassionati di storia e di montagna attraverso le trincee in Cinque Torri e giovedì presenteremo questo documentario dedicato ad u ritrovamento straordinario. Obiettivo del "Progetto Linke" è stata, infatti, l'indagine accurata di uno dei siti in alta quota più straordinari del fronte alpino: l'imponente impianto teleferico di Punta Linke, ossia la cima di sinistra (dal tedesco link) del Monte Vioz, con i suoi 3632 metri di altezza. Questa grande montagna fu uno dei centri logistici più alti e più importanti del fronte nel gruppo dell'Ortles ?? Cevedale e con una già consolidata storia alpinistica alle spalle. Tutti coloro che verranno al cinema potranno vedere con i propri occhi a che quote vivevano i soldati e come si erano organizzati. Un modo per condividere una storia che ci appartiene e per apprezzare ancora di più la pace».
L'appuntamento con Cortina InCroda è per giovedì 11 settembre alle 21 al Cinema Eden. Ingresso 5 euro.

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