Cortina InCroda emoziona con "Sogni di gloria".
08/08/2014
Applausi, risate, entusiasmo ed emozioni forti: questi gli ingredienti della serata di Cortina InCroda che ha ospitato Maurizio Icio Dall'Omo, Sandro Neri e Gerhard Hörhager. I tre alpinisti hanno portato il pubblico, con Luca Zardini Canon, l'arrampicatore ampezzano, che in arrampicata sportiva ha raggiunto massimi livelli, per anni impegnato in gare di Coppa del Mondo, nella storica falesia di Erto, in un viaggio appassionante attraverso l'evoluzione dell'arrampicata. Un'evoluzione che si è concretizzata nella falesia di Erto. Fu Mauro Corona con altri compagni di cordata che negli anni Settanta, all�??inizio in modo tradizionale con chiodi e cunei, poi in modo più moderno con gli spit, diede vita alle numerose vie di roccia. In brevissimo tempo tanti climbers cominciarono a frequentare Erto che diventò un luogo simbolo dell�??arrampicata in Italia e in Europa.
«A Erto», ha spiegato Dall'Omo, «abbiamo visto la possibilità di arrampicare e l'abbiamo sfruttata. Amavamo lo stile pulito, le sfide, il clima di amicizia e divertimento. A Erto si sperimentava ciò che per l'epoca non era immaginabile. Abbiamo fatto dei passi avanti quasi inconsapevolmente, sempre spinti da una grande passione per l'arrampicata».
«All'epoca», ha aggiunto Neri, «si iniziavano a delineare le regole dell'arrampicata. A Erto c'è sempre stato uno spirito particolare. Non eravamo per nulla gelosi di quello che uno faceva. Ognuno era libero di provare le vie».
Una falesia che attirava anche gli stranieri e uno dei primi ad arrivarci dallo Zillertal, in Austria, fu Hörhager. «Sono arrivato a Erto per caso», ha detto, «e ci sono sempre tornato. Non c'era competitività. Corona aveva preparato la maggior parte dei tracciati e tutti potevano salirvi. C'era molto affetto».
Ad Erto da Cortina arrivò negli stessi anni anche Zardini Canon, che divenne poi uno dei più forti arrampicatori ampezzani dei tempi moderni. A soli 18 anni Zardini ripetè �??Sogni di gloria�?� una delle vie più difficili della falesia. «Per me Erto è sempre stato un punto di riferimento», ha detto Zardini, «e ricordo benissimo le sensazioni vissute in parete. Ancora oggi vado ad Erto ad arrampicare».
Con Zardini spesso c'era anche Pietro Dal Prà, Guida Alpina, altro fortissimo climber cortinese. «A Erto ho iniziato ad andare nell'86», ha raccontato Dal Prà nella sua video intervista, «e quello che mi è sempre spiaciuto era lo spirito id avventura, l'entusiasmo, la frizzantezza dei personaggi che arrampicavano. A Erto l'arrampicata è stata sempre vista come un gioco serio, con ironia e auto ironia».
Tra video, foto, poesie e racconti sul palco di Cortina InCroda si è creata una bella emozione, percepita dal pubblico.
Hanno incantato tutti con la loro esibizione musicale Clara Rossi alla voce e Giuseppe Milan al pianoforte.
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