Luca Zardini Canon celebrato a CortinainCroda!

01/09/2012

Sulle note di Bob Marley, tra gli applausi del pubblico, ha fatto il suo ingresso sul palco dell'Alexander Girardi Luca Zardini Canon, vice presidente degli Scoiattoli di Cortina, uno degli interpreti più importanti dell'arrampicata sportiva a tutti i livelli.

Si è raccontato con estrema modestia il campione ampezzano, dagli esordi in parete che a soli 15 anni lo hanno visto partecipare al �??Cuccagna Climbing�?� organizzato dagli Scoiattoli a Cortina, dai viaggi nelle falesie d'Europa, alle gare di arrampicata, ai Rock Master. Punto di riferimento sempre la sua famiglia. «Ai miei genitori», ha detto Zardini, «devo molto. In casa loro, in Alverà, ho costruito una parete di allenamento che per 15 anni ho utilizzato, la sera, la mattina, anche in orari improbabili. Poi mi sono fatto una mia famiglia con mia moglie Claudia, e sono nate Elisa e Giorgia le mie due realizzazioni più belle». Una storia quella del Canon che è anche la storia dello sviluppo dell'arrampicata sportiva. «Quando ho iniziato io», ha detto, «qui non c'erano ancora pareti artificiali, quindi o giravo o mi allenavo in casa». Zardini ha vinto tanto, e avrebbe anche potuto vincere di più, come ha ammesso lui stesso. «Ai Rock Master», ha rivelato, «non sono mai riuscito a dare tutto quello che potevo. La mia carriera è stata repentina, ho vinto un titolo italiano e l'anno dopo mi sono laureato secondo in Coppa del Mondo. La tensione e lo stress mi hanno poi un po' bloccato. Ma mi sono ripreso, nel 1996 sono arrivato quarto in Coppa del Mondo e a 38 anni, quando correvo contro giovanissimi atleti, ho conquistato di nuovo il titolo italiano». Oltre alle gare Zardini è noto nel mondo dell'arrampicata per le vie che ha aperto o liberato, vie di estrema difficoltà. La più nota, che dopo undici anni è stata ripetuta solo 4 volte, è sicuramente la �??Big Mather�?� nella falesia di Erto. Il 14 luglio scorso a Erto hanno dedicato un evento a Zardini. Tanti suoi amici, colleghi di arrampicata, come Sandro Neri, Mauro Corona, Maurizio Dall'Omo, Ruggero Zardini e Sara Moscan, che hanno parlato di lui come di un vero campione, di una persona estremamente modesta, capace però di grandi imprese. «La �??Big Mather�?�», ha detto Zardini, «è una via che ho aperto nel 2001, è la grande madre di tutte le vie che ho aperto ad Erto». A quarant'anni Zardini è ancora capace di grandi imprese, le scorse settimane ha liberato a Landro una via, 8c, che ha chiamato �??The magic roof�?�, il tetto magico. Un'impresa molto particolare e dinamica, che è stata immortalata dal videomaker di CortinainCroda, Alessandro Manaigo in un video che ha riscosso calorosi applausi.

Nel 1993 Zardini è entrato a far parte degli Scoiattoli di Cortina di cui oggi è il vice presidente. «Entrai nel sodalizio assieme ad Andrea Verzi», ha raccontato, «e per il gruppo Scoiattoli far entrare noi, che venivamo dal mondo dell'arrampicata sportiva, è stato un guadare avanti. Gli Scoiattoli dalla loro fondazione hanno sempre praticato l'alpinismo ai massimi livelli, e aprire le porte all'arrampicata sportiva è stato un gesto lungimirante, per i giovani, per il paese, per la montagna. Oggi essere il vice presidente per me è un ruolo molto importante anche nell'ottica della futura palestra di roccia che l'amministrazione comunale sta realizzando a Sopiazes». In anteprima a CortinainCroda è stata presentata la struttura con i rendering che hanno mostrato il progetto definitivo che sarà concluso entro il 2013. Sul palco della palestra hanno parlato Mario Lacedelli, presidente di CortinainCroda e degli Scoiattoli, Zardini che collabora con il pool di progettisti, l'ingegnere Antonio Ingegneri e l'architetto Erica Ribetti. «Sarà la più bella palestra delle Dolomiti», ha detto Lacedelli, «e avrà un importante fine turistico. Io ho girato molto, anche per seguire il Canon nelle sue gare e a Bruxelles sono rimasto colpito dalla palestra di roccia, non tanto dalla struttura in sé, ma dal fatto che c'erano famiglie intere. La palestra infatti non è una struttura che servirà solo agli Scoiattoli, o alle Guide o al Soccorso, ma sarà un punto di riferimento turistico importante. A questo progetto noi ci abbiamo sempre creduto, anche prima con la presidenza di Stefano Dimai Cash, e ora possiamo presentare il progetto, grazie all'amministrazione, con estremo orgoglio». Sarà un edificio attento all'inserimento ambientale, ha spiegato Ingegneri, con pareti trasparenti che consentiranno agli arrampicatori di godere del magnifico panorama che Cortina offre. Verrà un complesso che potrà avere 45 vie e ci saranno tutti i locali aggiuntivi. «Qui si sta facendo sport», ha sottolineato Zardini, «e si darà la possibilità ai giovani di avere un punto di ritrovo e di praticare l'arrampicata. Ci sono alcune polemiche sulla nascita della struttura, c'è chi dice che Cortina ha già le crode e non serve un posto chiuso per arrampicare, ma non è vero, nella palestra si farà sport, promozione e turismo e questo è fondamentale».

Oggi Luca Zardini è anche commentatore tecnico per la Rai delle gare di arrampicata. Sabato è in diretta dai Rock Master di Arco su Rai Sport 2 con Gianfranco Benincasa per commentare le gare dalle 20 alle 22.30 e domenica lo si potrà ascoltare sempre su Rai Sport 2 dalle 16.30 alle 18.30.

Durante la serata di CortinainCroda applaudito l'intervento del Libraio Magico, Marco Ghedina Tomasc, che a sorpresa ha ricevuto un poster da Zardini da inserire nella sua collezione, ora in mostra nel foyer dell'Alexander Girardi. �??Di Croda e di Magia�?� una mostra che espone i grandi arrampicatori nei gesti più difficili allestita da Mauro Bianchi.

Applaudito anche il video sul compleanno di Bortolo Pompanin, l'unico socio fondatore del gruppo Scoiattoli ancora in vita, che ad aprile ha compiuto 90 anni.

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