CortinainCroda apre ufficialmente la quarta edizione!
07/07/2012
Mario Lacedelli, presidente di CortinainCroda e degli Scoiattoli di Cortina, il sindaco Andrea Franceschi e l'assessore alla Cultura Giovanna Martinolli hanno sganciato il moschettone, simbolo della kermesse, per dare il via alla quarta edizione di CortinainCroda.
Venerdì sera al teatro Alexander Girardi tra emozioni, racconti, e ricordi ha preso il via la rassegna che sino a settembre proporrà in un giusto mix di poesia, adrenalina, avventura, appuntamenti dedicati alla montagna. Al pubblico cortinese si è presentato l'opinionista della quarta edizione, tinta di verde, Alessandro Gogna, alpinista di fama internazionale, storico dell'alpinismo, guida alpina e opinion maker sulla problematica turistico ambientale della montagna. Con lui uno degli alpinisti di punta più famosi al mondo, la guida alpina, Patrick Gabarrou.
Nell'aprire la rassegna il sindaco Franceschi ha sottolineato l'alto livello dei valori che CortinainCroda propone. «Il nostro obiettivo», ha detto, «è quello di valorizzare la nostra realtà, la nostra storia, le nostre tradizioni e le nostre capacità. Da parte mia vanno i complimenti a chi sta portando avanti valori nei quali tutti ci riconosciamo e dai quali traspare cos'è Cortina». Gli ha fatto eco la Martinolli che ha sottolineato il lavoro portato avanti dall'associatone CortinainCroda composta da volontari. «Ogni anno avete la capacità di rinnovarvi», ha detto l'assessore alla Cultura, «e di stupire il pubblico. Tutto è curato nei dettagli e nulla viene lasciato al caso. Sapete proporre un evento di qualità e quindi continuate così». Un evento che riempie il calendario estivo ampezzano da luglio a settembre e che presenta gli uomini di montagna. «Per noi l'alpinismo è come un albero», ha spiegato Lacedelli, «e vogliamo mostrare la sua chioma e non solo i suoi rami. Vogliamo proporre uomini prima di imprese, valori prima di riconoscimenti. Vogliamo approfondire e far emergere l'aspetto umano ed motivo di chi compie grandi imprese perché sono le emozioni che restano».
Gogna, Gabarrou e Lacedelli, sul palco, incalzati dalle domande del direttore artistico Andrea Gris, hanno parlato di avventure, ma soprattutto di valori, di libertà, di fede, di sogni e hanno trasmesso l'amore per l'ambiente. Gogna è partito dalle pareti delle Alpi Liguri e delle Dolomiti, passando per le montagne di tutto il mondo e scalando in tutti gli ambienti dove un alpinista si possa cimentare. ? autore di almeno 500 prime ascensioni nelle Alpi e negli Appennini. La sua attivitá consiste nel divulgare a tutti i livelli il mondo della montagna, con particolare riferimento alla storia dell'alpinismo, alla geografia e alla corretta frequentazione della natura. Proprio nell'ottica della conservazione dell'ambiente naturale montano, Gogna fu uno dei primi alpinisti in Italia ad occuparsi dei problemi del turismo in montagna e fu fondatore nel 1987e segretario di Mountain Wilderness dal 1988 al 1991. E' stato ideatore e coordinatore di alcune importanti iniziative ambientali, come Marmolada Pulita, Free K2, Proteggi il Bianco, Aquila Verde, e altre. «Per salvare l'ambiente», ha detto, «bisogna amarlo e per amarlo bisogna conoscerlo. Quindi la cosa che possiamo fare affinché l'ambiente resti quello che abbiamo è farlo conoscere. Alla base c'è la libertà, la libertà di scegliere. Qualunque scelta facciamo per la montagna in fondo va contro la nostra pigrizia: possiamo scegliere di raggiungere un rifugio in auto o a piedi. Per me la libertà è sempre stata fondamentale, non ho mai voluto avere sponsorizzazioni, ma ho sempre cercato di essere libero da vincoli, da contratti. La libertà è un motore che ci spinge ad essere ciò che vogliamo».
Una libertà che per Gabarrou viene dalla sua fede. «La fede», ha detto l'alpinista dal palco ampezzano, «è la radice assoluta della mia vita. Io mi ritengo un miracolato. Ho avuto molte avventure al limite del pericolo, ma me la sono sempre cavata. Fare una prima, aprire una via, è creare una linea sulla montagna. Mi piacciono le belle linee, composte come una frase perfetta. Non ho mai cercato la difficoltà fine a se stessa. Osservare un tracciato ideale su una foto di una bella montagna, ecco cosa mi cattura. Dopo tanti anni, resta solo questo: un??armonia, una linea retta. E poi l??amicizia. Ho avuto la fortuna nella mia carriera di alpinista di vivere delle amicizie straordinarie, che vanno al di là della morte». E l'amicizia tra Gogna e Gabarrou è stata percepita dal pubblico.
Il primo appuntamento di CortinainCroda ha visto anche il primo tributo ai 40 anni dalla scomparsa di Dino Buzzati. La moglie, Almerina, ha prestato a CortinainCroda il quadro più famoso dello scrittore bellunese: ??Il duomo di Milano?. Il dipinto, che ricorda le dolomiti tanto amate da Buzzati, è stato esposto sul palco all'interno della scenografia allestita da Mauro Bianchi.
Otto i libri proposti da Marco Ghedina Tomasc, il ??Libraio Magico? di CortinainCroda che saranno presentati direttamente da Ghedina alla libreria Sovilla ogni venerdì pomeriggio.
Il prossimo appuntamento con CortinainCroda è per venerdì 13 luglio alle 20.45 al teatro Alexander Girardi. Sul palo saliranno i fratelli alpinisti Nicolas e Olivier Favresse. I fratelli alpinisti francesi amano la musica e l??arte e a loro è dedicata la partecipazione dell??artista italiana Silvia Emme che con la sabbia farà delle creazioni in diretta, dedicate alla montagna e all??alpinismo. La serata di CortinainCroda sarà ad ingresso libero. L'appuntamento sarà trasmesso su tutte le frequenze di Radio Cortina e in streaming su radiocortina.it.
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