Emozione vera a CortinainCroda
13/08/2011
La donna che aspetta, paziente, con il cuore carico di amore, la donna che aiuta gli altri, che dopo la morte del proprio marito trova la forza per andare avanti e per rendere quel lutto di beneficio per tutti. Due grandi donne venerdì sera a CortinainCroda: Laura Mancuso e Katia Lafaille.
Laura Mancuso, la moglie di Angelo D'Arrigo, e Katia Lafaille la moglie di Jean-Christophe Lafaille. Per la prima volta al mondo insieme sullo stesso palco. Due donne accomunate dalla stessa sventura: entrambe infatti hanno perso i mariti nel 2006. Due mariti che erano conosciuti, noti, ammirati, stimati per le loro imprese al limite del naturale, per il loro grande cuore, per le loro passioni. D'Arrigo, il marito di Angela, era colui che ha insegnato a volare ai condor. Scomparso in una manifestazione a Comiso, il 26 marzo 2006, in seguito a un incidente al piccolo aereo, su cui egli viaggiava da passeggero ed ospite d'onore, è riuscito a trasmettere alla moglie la forza e il coraggio di andare avanti. Ne è nata la Fondazione Angelo D'Arrigo che ha significato rimettersi sulla rotta delle tante strade da lui tracciate: il desiderio di volare, la realizzazione di sogni impossibili, la metamorfosi, la ricerca di un rapporto con la natura e con gli animali, l'osservazione diretta dei fenomeni, le scoperte e le applicazioni pratiche, lo sport, le tecnologie più avanzate, la scienza e la poesia, l'amicizia e lo spirito di solidarietà.
Legata ai ricordi e al futuro come Laura è Katia Lafaille la moglie di Jean-Christophe Lafaille, uno dei più grandi alpinisti di questi ultimi anni, scomparso nel 2006 quasi in cima al suo dodicesimo 8000, il Makalu, che ha raccontato dieci anni intensi e irripetibili accanto all??uomo che aveva una concezione dell??alpinismo anticonformista e senza compromessi.
Due donne che hanno abbandonato le loro carriere per seguire i loro mariti e i loro figli, e che poi si sono trovate ad andare avanti da sole. «Quando ami una persona che ha degli orizzonti diversi da tutti», ha detto al Mancuso, «che è amata in tutto il mondo e viene a mancare ti rendi conto che hai un'eredità, che hai degli impegni nei confronti di tutti coloro che lo amano, e che con il suo insegnamento puoi fare del bene. In una società come la nostra dove spesso si seguono modelli televisivi io ho avuto la fortuna di avere accanto una persona straordinaria come Angelo che ha cercato dentro di sé il suo sogno e lo ha fatto diventare la sua vita: volare».
Un amore straordinario anche quello di Katia e Jaean-Christophe. «Lui era un uomo eccezionale», ha detto la donna, «e io non ho esitato a lasciare la mia attività di ciclista per seguirlo nelle sue imprese. Sono diventata la sua manager, al sua addetta stampa. E poi la tragedia. Ho vissuto attimi di dolore profondo».
Un dolore e un coraggio nel ricominciare che le due donne hanno messo per iscritto nei loro libri: ??In volo senza confini? di Laura Mancuso e ??Senza di lui? di Katia Lafaille. «L'ho voluto scrivere per i nostri figli», ha detto Katia, «perché sapessero la storia di papà e mamma».
Storie di donne che hanno aspettato il marito da terra, lo hanno supportato e aiutato. «Un messaggio culturale importante», lo ha definito l'onorevole Maurizio Paniz, presente in sala, che ha ringraziato CortinainCroda per lo spessore dell'evento. «Sono stato fortunato a poter assistere a questa serata», ha detto Paniz, «che ha raccontato la storia di due donne grandiose che hanno saputo dare un messaggio culturale unico, e di due uomini altrettanto grandiosi e come si sa dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna».
Commossa anche l'assessore ampezzano alla Cultura Giovanna Martinolli. «Grazie», ha detto alle due ospiti e all'associazione CortinainCroda, «per averci regalato una serata così intensa, carica di emozioni e di insegnamenti».
E ha tirato gli applausi spontanei del pubblico anche Dorina Alverà, la moglie di Silvio Alverà, uno dei fondatori degli Scoiattoli, una Guida alpina ampezzana da tutti conosciuto come il ??Boricio?. «A stare accanto ad uomo che va in montagna», ha detto con una semplicità disarmante, «ci vuole pazienza e coraggio. Ai nostri tempi non c'erano i telefonini, io quando Silvio partiva per raggiungere le sue amate vette aspettavo a casa, delle volte ero in ansia se tardava, ma poi rientrava contento di aver conquistato un altra cima e insieme avevamo una soddisfazione immensa».
Un coraggio che ha avuto anche CortinainCroda come ha sottolineato il presidente Mario Lacedelli. «La nostra», ha detto, «è stata una scelta coraggiosa. Parlare delle donne che aspettano a casa, delle donne che hanno perso i loro compagni, non è cosa da tutti. Katia e Laura girano il mondo nel ricordo dei loro mariti e per la prima volta sono insieme sul palco con due storie simili ma uniche. Abbiamo voluto regalare al pubblico ampezzano l'opportunità di raccogliere l'eredità straordinaria che hanno lasciato personaggi così importanti e grandiosi come D'Arrigo e Lafaille. Credo che questa sia stata una delle migliori serate che abbiamo proposto per spessore culturale, emozioni, insegnamenti».
Dalle storie sul palco ai libri segnalati dal Libraio Magico di CortinainCroda, lo Scoiattolo Marco Ghedina Tomasc che venerdì ha inaugurato la rassegna ??Libri a 1224 metri? alla Libreria Sovilla. Un folto pubblico ha ascoltato la presentazione di ??101 camminate in montagna? di Paola Lugo e di ??Ferrate a Cortina? di Francesco Cappellari dalle parole degli autori.
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