CortinainCroda sgancia il moschettone della terza edizione
11/07/2011
Sabato 9 luglio ha preso il via la terza edizione di CortinainCroda.
Mario Lacedelli, il presidente di CortinainCroda, emozionato, ed orgoglioso di esserlo, perché l'emozione denota il suo impegno e la sua passione per CortinainCroda, ha sganciato il moschettone per dare il via alla terza edizione di CortinainCroda. Con lui il sindaco di Cortina d'Ampezzo Andrea Franceschi e l'assessore alla cultura Giovanna Martinolli. «La rassegna», ha detto Lacedelli, «quest'anno omaggia le donne, con diverse tonalità di rosa, con vari ospiti, con una nuova scenografia realizzata dall'artista ampezzano Andrea Gaspari. Il nostro obiettivo è regalarvi emozioni sotto tutti i punti di vista». Ed emozionati erano anche Franceschi e la Martinolli. Il primo cittadino ha ringraziato Lacedelli, ricordando anche il suo ruolo da presidente degli Scoiattoli, e ha ringraziato tutto lo staff di CortinainCroda «composto da ragazzi di Cortina, giovani, motivati, pieni di idee, che ci mettono anima e corpo per regalare degli appuntamenti diversi, ma di assoluto livello a valligiani e ospiti». Come donna si è detta orgogliosa la Martinolli che ha ringraziato dell'omaggio al mondo femminile. «Avendo visionato con gli organizzatori il programma», ha detto, «»mi sono resa conto che in questo ??rosa? non c??è nulla di retorico, anzi, la femminilità viene trattata da diversi punti di vista che offrono un quadro completo e vario della donna in montagna. Si parlerà, per esempio, di donne che arrampicano e di donne in attesa di chi arrampica; sicuramente, la manifestazione presenterà uno scorcio di vita reale delle donne che vivono e condividono la montagna. La terza edizione di CortinainCroda sarà un nuovo grande successo».
Sul palco è salita tra gli applausi l'opinionista della terza edizione di CortinainCroda, la scrittrice Dacia Maraini. Tra fotografie e filmati la Maraini si è raccontata la direttore artistico Andrea Gris, sottolineando la sua passione per la montagna. «Viaggiare fa parte della mia vita», ha detto, «ho sempre viaggiato fin da piccola, ma quando posso e soprattutto quando devo scrivere mi rifugio in montagna. La mia seconda casa è immersa tra i boschi nel Parco naturale d'Abruzzo. Lì dalla finestra vedo il bosco, vedo gli animali, silenziosi, anche imponenti, e mi concentro, mi lascio ispirare dalla natura che mi circonda. Arrivando a Cortina mi è venuto un tuffo al cuore, il paesaggio che conoscevo, ogni volta ti emoziona. Le montagne dolomitiche che sfidano il cielo sono qualcosa di straordinario». Parlando al femminile la Maraini ha ricordato la madre, ancora viva, novantacinquenne, lucida e presente nella sua vita,e ha sottolineato l'importanza delle donne in tutti i settori.
Prima dell'ingresso sul palco di Giovanni Campeol, segretario della Fondazione Unesco, il pubblico ha applaudito l'intervento di Demetrio Fedeli, amico degli Scoiattoli, che ha introdotto il tema della serata: le Dolomiti patrimonio Unesco. «Per me le Dolomiti», ha detto Fedeli, «rappresentano un istinto ancestrale di ritorno alla natura»; poi lo Scoiattolo Carlo Gandini ha presentato l'alpinismo al femminile, che a Cortina si sviluppò alla fine dell'800 quando ad arrampicare erano solo le ricche signore.
L'importanza del riconoscimento Unesco insignito alle Dolomiti nel 2009, il ruolo della Fondazione, i progetti in cantiere, questi alcuni dei temi che Campeol ha trattato sul palco dell'Alexander Girardi. «La Fondazione dolomiti Unesco è unica al mondo», ha esordito Campeol, «dietro il riconoscimento ci sono voluti 5 anni di lavoro ed un anno di ricerca per far nascere la Fondazione e renderla operativa». E non poteva mancare un cenno alla sede che è a Cortina d'Ampezzo. «Io sono abituato a dire quello che penso», ha sottolineato Campeol, «e quando c'era da scegliere il luogo per la sede, c'è stata la candidatura dei Comuni. Io ho detto quali caratteristiche doveva avere la sede Unesco, che era importante fosse in un capoluogo, in un posto strategico, di rappresentanza, quindi Belluno poteva essere il posto ideale. Certo Cortina è prestigiosa e sono contento di essere a Cortina». Attenta all'ambiente la Maraini ha sottolineato più volte come il suo augurio sia quello che l'Unesco possa portare dei vincoli al territorio. «Il riconoscimento Unesco alle Dolomiti», ha detto l'opinionista di CortinainCroda, «credo fosse anche dovuto. Spero significhi anche protezione, finanziamenti, che significhi che qui non si specula, non si cementifica, non si deturpa il territorio». Campeol ha rassicurato subito la Maraini. «I vincoli già ci sono», ha detto, «se non fosse stato così l'Unesco non avrebbe decretato le Dolomiti a patrimonio dell'umanità». Lo stesso presidente Lacedelli ha sottolineato come le Regole d'Ampezzo tutelano il territorio.
Ha chiuso il trio sul palco Alberto Bregani, apprezzato fotografo di montagna in bianco e nero analogico che ha proposto uno speech dedicato a dei personaggi femminili un po' particolari; personaggi leggendari, tratti dalle favole ambientate sulle Dolomiti.
Il Libraio Magico di CortinainCroda, lo Scoiattolo Marco Ghedina Tomasc tra gli applausi ha segnalato alcuni testi da leggere con la sua consueta passione per i libri e la sua profonda conoscenza della cultura di montagna.
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