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Cortina inCroda apre con il tutto esaurito.

10/07/2010

Il presidente dell??associazione Cortina inCroda, Lo Scoiattolo, Mario Lacedelli, e il sindaco di Cortina Andrea Franceschi, hanno slacciato i moschettoni per dare il via alla seconda edizione di Cortina inCroda.
Il pubblico delle grandi occasioni ha affollato il teatro Alexander Girardi per una serata emozionante, che ha commosso, appassionato, e dato molti spunti di riflessione per il futuro delle Dolomiti patrimonio dell??Unesco.

Lacedelli dando il benvenuto ha voluto citare una frase di un capo Sioux: «Grande è la fede di chi sposta le montagne, ma ancora più grande è la fede di chi ha capito che stanno bene dove sono». Lacedelli che ha sottolineato di amare profondamente le crode ha dato il via alla discussione sull??Unesco facendo capire come chi ama le montagne non ha necessità di brand particolari, ma le rispetta e le tutela.

Il sindaco Franceschi, ha sottolineato la vicinanza dell??amministrazione a Cortina inCroda. «Gente di Cortina che sa emozionare Cortina, che lavora per Cortina, per offrire una manifestazione che ha avuto uno straordinario successo già nella sua prima edizione. Da parte mia», ha detto, «ringrazio i soci di Cortina inCroda e ribadisco che l??amministrazione vi sarà sempre vicina in maniera concreata».

Un ricordo particolare e commovente dello Scoiattolo Marco Da Pozzo lo ha voluto regalare in apertura Mauro Corona, l??opinionista della prima edizione. «Cortina inCroda», ha detto, «sarà diversa perché manca un pezzo, quel ragazzo, modesto e dalle forti capacità alpinistiche».

In sala l??opinionista della seconda Edizione Erri De Luca, il presidente dell??Enit Matteo Marzotto, il vice presidente del Consiglio Regionale Matteo Toscani, e i due alpinisti Franco Nicolini e Mirco Mezzanotte. Dolomiti patrimonio Unesco. Per ora c??è l??attestazione ottenuta a Siviglia, come ha ricordato Toscani, che era presente in Spagna. Ma manca uno slogan, manca uno spot, manca un??idea unica che faccia fruttare il riconoscimento a scopi ambientali e turistici.
Ed è stato proprio Marzotto che a Cortina inCroda ha regalato un??idea di marketing per la fondazione Unesco. «Dolomiti for life», ha proposto Marzotto, un??idea immediatamente raccolta dal direttore artistico della kermesse, Andrea Gris, che ha declinato l??opzione in varie possibilità: «Dolomiti for children, Dolomiti, forever, Dolomiti for peace» e molte altre. Il consiglio dell??esperto di maketing, quale è a livello internazionale Marzotto, è stato semplice ed efficace: «Io lascerei il termine Dolomiti», ha detto, «così com??è in italiano, perché l??Italianità delle Dolomiti a mio avviso deve rimanere, forte ed efficace. Poi aprirei all??internazionalità della seconda parte dello slogan, inserendo la parte in inglese. Lo slogan deve essere breve, ma di effetto, facile da ricordare e da pronunciare».
Idea colta al volo anche da Toscani. «Sposo la proposta di Marzotto», ha detto, «sono infatti concorde nel ritenere che lo slogan debba essere unico e semplice. La fondazione Unesco sta lavorando in questo senso».
Irriverente la proposta di Erri De Luca: «Dolomiti? Subito». L??opinionista di Cortina inCroda che ha sottolineato come per ora il vantaggio di avere il marchio Unesco sia più per l??Unesco che si è accorto delle Dolomiti, che per i paesi dolomitici, ha voluto provocatoriamente dare una sferzata ai membri della fondazione Unesco.
De Luca ha elevato la serata ai massimi sistemi riscotendo numerosi e prolungati applausi. Lo scrittore napoletano, con la sua genialità e la sua innata semplicità ha ricordato di aver approfittato dell??appuntamento con Cortina inCroda per tornare a salutare l??albero di cirmolo che ha ispirato il suo racconto ne ??Il peso della farfalla? sotto le Tofane.
Profondo conoscitore delle crode, amante della montagna, De Luca ha descritto la montagna come un misto tra un labirinto e il deserto: nel labirinto puoi perdere la via, ma nel deserto se scende la nebbia non riesci più a fare un passo. Bisogna vivere la montagna con saggezza, con intelligenza, consapevoli dei propri limiti.

Dolomiti patrimonio Unesco ma non solo.

La prima serata di Cortina inCroda si è occupata anche di alpinismo, con Nicolini e Mezzanotte, che hanno ripercorso anche attraverso i video realizzati da Alessandro Manaigo la loro esperienza dolomitica. 106 vette dolomitiche scalate in 50 giorni con 90 mila metri di dislivello. Un??impresa unica ed adrenalinica.

Il fotografo Giuseppe Ghedina ha proposto un'interpretazione della natura, del bosco; foto che hanno raccontato al pubblico l??immensità della natura, i suoi segreti, la sua bellezza.

Il ??libraio magico? di Cortina inCroda, lo Scoiattolo Marco Ghedina "Tomasc", ha consigliato due testi: ??Il Peso della farfalla? di Erri De luca e ??Camminare? di Henry David Thoreau.

E poi spazio agli Scoiattoli: Lorenzo Lorenzi ha raccontato le sue Dolomiti, la particolarità di scalare le crode dolomitiche; Carlo Gandini ha impartito una lezione sulla storia delle Dolomiti, e Mario Lacedelli sulle vie di arrampicata più emozionanti aperte sulle Dolomiti.

Una serata che è stata salutata da un lungo applauso e dai numerosi complimenti ricevuti dagli ospiti e dal pubblico.

Matteo Toscani complimentandosi con gli organizzatori ha voluto regalare un presente del Consiglio Regionale al presidente Mario Lacedelli.

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