CortinainCroda emoziona con Pedeferri e Bregani!

21/07/2012

Sulle note di �??My Way�?� dei Sex Pistols ha fatto il suo ingresso sul palco dell'Alexander Girardi l'alpinista-artista Simone Pedeferri. Pennello alla mano Pedeferri ha dipinto la sua tela che aveva cominciato nella bottega di Mauro Bianchi al mattino, e continuato all'Hotel de La Poste a pomeriggio. Davanti allo sguardo dei passanti, all'hotel della famiglia Manaigo, Pedeferri ha dipinto una tela dedicata a CortinainCroda, con la sua tecnica particolare e affascinante.

Sul palco con un'umiltà imbarazzante Pedeferri, che è uno degli alpinisti più forti al modo, ha raccontato le sue imprese. «Per me la cosa più importante», ha detto, «non è il risultato, non è sempre la vetta che si raggiunge, ma la strada che si percorre, la via, la linea sulla quale ti puoi esprimere in maniera completa. Questo insegnamento l'ho ricevuto dagli alpinisti del passato. Per me è fondamentale la condivisione con gli amici delle emozioni che un'impresa alpinistica ti da. Da giovane ho scalato anche libero, senza protezioni, ma mi mancava la condivisione, le sensazioni ed i ricordi da vivere insieme agli altri. Tra le imprese più emozionanti ci sono sicuramente i viaggi in Patagonia e in Groenlandia. Quest'ultimo è stata un'avventura stupenda. Siamo stati in 4 per 23 giorni ad arrampicare vette stupende. Lì c'è il sole 24 ore al giorno e potevamo attaccare una salita anche alle due di notte. Abbiamo vissuto sensazioni incredibili, soli, ma insieme. In Patagonia nell'ultima avventura, la quarta che faccio, abbiamo avuto il tempo dalla sottrar parte e ci siamo divertiti». Una condivisione che si incarna nel concetto di �??Tribù�?� che contraddistingue e gli alpinisti che compongono, come Pedeferri, il gruppo de Ragni di Lecco, nato nel 1946 e legato a corda doppia da una particolare amicizia con gli Scoiattoli di Cortina.
Non solo alpinista ma anche artista. «La mia arte è contaminata», ha spiegato Pedeferri, «da tanti movimenti artistici e dalle forme, dagli spazi, dai colori, che diventano parte di me quando giro per il mondo».

Arte e ricordi. Il fotografo di montagna Alberto Bregani, ha regalato al pubblico di CortinainCroda un ricordo meraviglioso. Una vittoria non sua ma del padre, cineasta d�??altri tempi. Nel 1967, infatti, Giancarlo Bregani al Trento film Festival vinse con una �??rapsodia�?? dedicata alle Dolomiti. Un filmato da cineteca come quello di Rinaldo Constantini, cineasta ampezzano, l�??unico cortinese che varcò negli anni d�??oro del cinema italiano le porte di Cinecittà.
«Ogni volta che ho aperto una finestra sul mondo di mio padre collegato alla Montagna è sempre stata una scoperta», ha detto Bregani, «ciò che ho visto attraverso ogni sua forma di espressione, che fosse letteratura, poesia, musica, fotografia, cinematografia, mi ha sempre lasciato tutt�??altro che indifferente». Giancarlo Bregani fu direttore del Coro Cortina per oltre due decenni. E venerdì alcuni dei soci fondatori del Coro Cortina hanno voluto omaggiare il figlio con l'ultimo cd.

Divertente, ironico, ed intenso il consiglio letterario del �??Libraio Magico�?� Marco Ghedina Tomasc che ha proposto delle letture sia per adulti che per bambini.

Sabato sebbene il tempo non abbia regalato una giornata adatta ad un trekking Alberto Bregani e la Guida del Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo, Manuel Constantini hanno intrattenuto le persone giunte da varie parti d'Italia a Malga Peziè de Parù per apprendere consigli sulla fotografia e sull'ambiente.

Il prossimo appuntamento di CortinainCroda è venerdì 27 luglio alle 20.45 all'Alexander Girardi. Sul palco l'alpinista Ermanno Salvaterra, che racconterà �??La storia del Cerro Torre�?�. Con lui Paolo Tassi, vice presidente di CortinainCroda, Scoiattolo e Guida Alpina e Mariolino Conti con i Ragni di Lecco. L'appuntamento sarà ad ingresso libero e trasmesso su tutte le frequenze di Radio Cortina e in streaming su radiocortina.it.

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